Antonio Lefebvre
D'Ovidio è uno degli autori
del "Manuale di diritto alla navigazione": il suo contributo si è
concretizzato, sin dalle prime edizioni, nella creazione di un impianto
sistematico strettamente connesso con quello del codice della navigazione, di
cui - grazie agli indirizzi di Antonio Scialoja - è stato uno degli autori più
importanti. Proprio per questo motivo, con il "Manuale di diritto alla
navigazione" Lefebvre D'Ovidio è divenuto uno dei massimi esperti della
scienza del diritto alla navigazione.
Egli, tra l'altro, tra il
1939 e il 1942 ha fatto parte della commissione di riforma per la redazione del
codice della navigazione, approvato nel marzo del 1942 con decreto regio ed
entrato in vigore nelle settimane successive. Anche attraverso il "Manuale
di diritto alla navigazione", Antonio Lefebvre D'Ovidio ha fornito un
contributo fondamentale nella riforma della legislazione del nostro Paese in
materia di navigazione (non solo marittima ma anche aerea), anche perché ha
permesso di adeguare le varie normative nazionali alle prescrizioni imposte
dalle convenzioni internazionali, che prima del suo intervento non erano mai
state prese in considerazione.
Ecco, dunque, che il
"Manuale di diritto alla navigazione" costituisce una pubblicazione
scientifica di rilievo per tutto il Paese (grazie alla sua produzione, per
altro, Lefebvre D'Ovidio nel 1975 si è visto assegnare la medaglia d'oro al
merito della cultura e della scienza). Nel manuale si definisce, naturalmente,
il diritto della navigazione, inteso come quella parte
dell'ordinamento giuridico che fa riferimento alla navigazione per acque
interne (quali canali, fiumi e laghi), acque esterne (cioè il mare) e aria, con
l'insieme dei rapporti sociali ed economici che essa comporta.
Il manuale, decisamente
articolato, presenta una vasta varietà di sezioni: dai cenni alle
fonti di origine internazionale (con la descrizione delle convenzioni
internazionali per la navigazione marittima, la navigazione interna e la
navigazione aerea) a quelli alle fonti nazionali (con la descrizione di
regolamenti, leggi regionali e statali, usi e norme corporative), passando per
l'ordinamento amministrativo della navigazione (sia a livello locale che a
livello centrale). Ampio spazio è riservato alla trattazione e
all'illustrazione del personale addetto alla navigazione, con notizie non solo
sulle varie figure previste (personale marittimo, personale aeronautico,
personale per la navigazione interna), ma anche sul collocamento, sulle
malattie e sul sistema pensionistico.
Tra le varie tematiche
che vengono affrontate, anche quelle riguardanti gli spazi (i
beni del demanio marittimo, le opere portuali, i poteri che spettano agli enti
locali, la distinzione tra mare territoriale, acque interne e zona contigua) e
l'uso dei beni (anticipata occupazione, concessioni, usi speciali, pubblicità,
canone, affidamento, revoca, decadenza, subingresso, costituzione di ipoteca
sulle opere, contratto di ormeggio, e così via).
Il "Manuale di
diritto alla navigazione" cui Antonio Lefebvre D'Ovidio ha contribuito in
maniera decisiva, dunque, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile
per tutto il settore e per gli addetti ai lavori. Una pubblicazione scientifica
che permette di conoscere ogni singolo dettaglio e aspetto della materia, con
particolare attenzione per la tematica legislativa, che ha permesso al settore
di progredire ed evolversi in Italia in maniera significativa.