mercoledì 19 novembre 2014

Antonio Lefebvre d’Ovidio “Manuale di diritto alla navigazione”

Antonio Lefebvre D'Ovidio è uno degli autori del "Manuale di diritto alla navigazione": il suo contributo si è concretizzato, sin dalle prime edizioni, nella creazione di un impianto sistematico strettamente connesso con quello del codice della navigazione, di cui - grazie agli indirizzi di Antonio Scialoja - è stato uno degli autori più importanti. Proprio per questo motivo, con il "Manuale di diritto alla navigazione" Lefebvre D'Ovidio è divenuto uno dei massimi esperti della scienza del diritto alla navigazione.

Egli, tra l'altro, tra il 1939 e il 1942 ha fatto parte della commissione di riforma per la redazione del codice della navigazione, approvato nel marzo del 1942 con decreto regio ed entrato in vigore nelle settimane successive. Anche attraverso il "Manuale di diritto alla navigazione", Antonio Lefebvre D'Ovidio ha fornito un contributo fondamentale nella riforma della legislazione del nostro Paese in materia di navigazione (non solo marittima ma anche aerea), anche perché ha permesso di adeguare le varie normative nazionali alle prescrizioni imposte dalle convenzioni internazionali, che prima del suo intervento non erano mai state prese in considerazione.

Ecco, dunque, che il "Manuale di diritto alla navigazione" costituisce una pubblicazione scientifica di rilievo per tutto il Paese (grazie alla sua produzione, per altro, Lefebvre D'Ovidio nel 1975 si è visto assegnare la medaglia d'oro al merito della cultura e della scienza). Nel manuale si definisce, naturalmente, il diritto della navigazione, inteso come quella parte dell'ordinamento giuridico che fa riferimento alla navigazione per acque interne (quali canali, fiumi e laghi), acque esterne (cioè il mare) e aria, con l'insieme dei rapporti sociali ed economici che essa comporta. 

Il manuale, decisamente articolato, presenta una vasta varietà di sezioni: dai cenni alle fonti di origine internazionale (con la descrizione delle convenzioni internazionali per la navigazione marittima, la navigazione interna e la navigazione aerea) a quelli alle fonti nazionali (con la descrizione di regolamenti, leggi regionali e statali, usi e norme corporative), passando per l'ordinamento amministrativo della navigazione (sia a livello locale che a livello centrale). Ampio spazio è riservato alla trattazione e all'illustrazione del personale addetto alla navigazione, con notizie non solo sulle varie figure previste (personale marittimo, personale aeronautico, personale per la navigazione interna), ma anche sul collocamento, sulle malattie e sul sistema pensionistico.

Tra le varie tematiche che vengono affrontate, anche quelle riguardanti gli spazi (i beni del demanio marittimo, le opere portuali, i poteri che spettano agli enti locali, la distinzione tra mare territoriale, acque interne e zona contigua) e l'uso dei beni (anticipata occupazione, concessioni, usi speciali, pubblicità, canone, affidamento, revoca, decadenza, subingresso, costituzione di ipoteca sulle opere, contratto di ormeggio, e così via). 

Il "Manuale di diritto alla navigazione" cui Antonio Lefebvre D'Ovidio ha contribuito in maniera decisiva, dunque, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per tutto il settore e per gli addetti ai lavori. Una pubblicazione scientifica che permette di conoscere ogni singolo dettaglio e aspetto della materia, con particolare attenzione per la tematica legislativa, che ha permesso al settore di progredire ed evolversi in Italia in maniera significativa.